Velocità e tecnologia della stampa offset

La stampa offset rappresenta la versione più moderna della litografia. Questa tipologia di stampa usa come forme di stampa delle lamiere di zinco o di alluminio, aventi lo spessore da 0,3 a 0,6 mm., che vengono sottoposte preventivamente ad un trattamento di granitura superficiale, con abrasivi o per via elettrolitica, per rendere la superficie ruvida in modo che trattenga l’acqua di umidificazione.

Procedimenti di funzionamento della stampa offset

Vi sono diversi procedimenti per preparare la forma per questa stampa. Quello che oggi è maggiormente diffuso è il cosiddetto sistema di copia positiva, cosi chiamato perché si parte da una diapositiva che viene stampata su di una lamiera di zinco preventivamente sensibilizzata. Al posto dell’impaginazione che si aveva in tipografia, nella stampa offset si ha il montaggio che si esegue su un piano di cristallo o di materiale plastico trasparente e indeformabile sul quale si applicano le pellicole mediante appositi adesivi.

Il foglio di zinco viene deacidato quindi sensibilizzato con una soluzione a base di collante (gomma arabica, albumina, resina sintetica) e bicromato di ammonio. Quindi ad esso viene sovrapposto il montaggio e il tutto esposto alla luce di lampade ad arco. Dopo l’esposizione si procede allo sviluppo con soluzioni apposite o, in certi casi, con la semplice acqua.

Come stampa un’offset?

Tutte le parti che non devono stampare rimangono coperte mentre si mette a nudo il metallo in corrispondenza delle parti stampanti. Quindi si effettua una leggera incisione nelle parti che dovranno stampare, usando una soluzione acquosa di cloruro di calcio, acido cloridrico ed acido acetico. Sulla lastra si stende poi una soluzione di gomma lacca in alcool, nitrobenzolo e violetto di metile che aderisce alle sole parti stampanti ed aumenta l’aderenza tra la superficie incisa e l’inchiostro di protezione che viene steso successivamente.

Si procede quindi allo spoglio, ossia alla eliminazione del collante indurito e insolubile mediante una soluzione in acqua di acido solforico, alla asciugatura della lastra ed alla stesura sopra di essa di una soluzione a base di sali igrofili. Lo zinco cosi preparato viene montato sulle macchine da stampa che sono del tipo a pressione cilindrica diretta. Lo zinco viene umidificato, poi inchiostrato; quindi si stampa su un tessuto gommato steso generalmente su un cilindro ad asse parallelo a quello su cui è montato lo zinco. Il tessuto gommato a sua volta stampa sulla carta che passa su un altro cilindro parallelo ai precedenti.

Poiché la stampa offset presuppone un passaggio intermedio dalla gomma alla carta cosi sullo zinco l’incisione è diritta e non rovesciata come in tipografia e litografia. Il passaggio intermedio, dividendo due volte l’inchiostro riduce l’intensità della stampa del testo: questo è uno dei punti di inferiorità del procedimento offset rispetto a quello tipografico.